lunedì 22 ottobre 2012

"Mare giallo", Patrizia Rinaldi


Mare giallo
"Nonostante tutto, un pezzo mio di Cina ce l'ho. E non ce l'ho nei pensieri, nei ricordi, nel colore, nell'ostinazione di mia madre, nel sapere parlare la lingua che mi appartiene e non mi appartiene, nel sentirmi straniero, nei racconti del Mare Giallo così diverso dal mare di Napoli. Il mio pezzo di Cina ce l'ho nelle mani. Nei numeri. Nell'abaco. (...)
Per questo fatto cinese di imparare a contare grazie all'abaco, in matematica sono una scheggia."

Hui è cinese, ma vive a Napoli da quando ha due anni. A volte si sente straniero a Napoli, a volte si sente straniero nella sua famiglia, che lo vuole legare alla
madrepatria di cui ricorda poco o nulla.
Come lui, anche Caterina e Thomas, figlio di un diplomatico inglese, si sentono stranieri, diversi allo stesso modo e su questa base comune i tre fanno amicizia.
Ed è grazie ai suoi amici che Thomas riesce a svelare il  mistero dello spettro che infesta la sua casa tutte le notti: Hui, Thomas e Caterina, uniti in questa avventura, riusciranno anche ad affrontare le loro reali paure.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo Mare giallo, se vi piacciono i numeri ancora di più