mercoledì 19 dicembre 2012

"Il mistero del London Eye", Siobhan Dowd

Il mistero del London Eye  
"Una delle cose che preferisco fare a Londra è un giro sul London Eye.
Abbiamo portato Salim sulla ruota perché non ci era mai salito prima. Salim è salito da solo alle 11.32 del 24 maggio e sarebbe dovuto scendere alle 12.02 dello stesso giorno.
La capsula è arrivata a terra, ma lui è scomparso.
Da qualche parte, in qualche modo, nei trenta minuti del giro sulla ruota, nella sua capsula sigillata, è svanito dalla faccia della terra.
Ecco come il fatto di avere uno strano cervello mi ha aiutato a capire che cosa è successo."  

"Il grido del falco", Gill Lewis


 Il grido del falco Iona e Callum sono molto diversi, ma entrambi amano la natura e tra loro nasce una grande amicizia (forse amore?). 
Condividono un segreto, che tengono nascosto gelosamente: un falco pescatore, una specie rara e protetta, ha nidificato proprio nel bosco vicino al quale abitano e iniziano a seguire la sua vita, proteggendolo dai pericoli esterni.

Ma il falco pescatore è un migratore e presto dovrà affrontare i pericoli di un lungo viaggio che lo porterà in Africa: sarà allora che Callum dovrà mantenere la promessa fatta a Iona, prima che lei scomparisse improvvisamente, cambiando Callum nel profondo.

"Cuori di carta", Elisa Puricelli Guerra


 Cuori di carta"Ciao, chiunque tu sia! Ti avviso che questo non è un messaggio misterioso scritto in codice, è un'offerta di amicizia."

Inizia tutto come un gioco: una ragazza lascia un messaggio dentro un libro in una biblioteca. Un ragazzo trova il bigliettino di carta e risponde. Inizia così un fitto scambio di biglietti tra Una e Dan, che non si incontrano mai, ma che si conoscono sempre di più attraverso i messaggi fino ad innamorarsi.

Ma da questi messaggi traspare una realtà ben diversa: che cos'é l'Istituto in cui Una e Dan e altri ragazzi sono confinati? Perché devono prendere una misteriosa Medicina che faccia loro dimenticare traumi passati in famiglia? Perché è vietato qualsiasi contatto con l'esterno e perfino l'utilizzo di internet?

Piano piano, oltre che l'amore, attraverso i messaggi di carta nasce la consapevolezza di una prigionia fatta passare dagli adulti come cura ai loro mali, una prigionia a cui si ribelleranno per crescere e diventare grandi.

Ascolta le prime parole del libro lette da Camilla:



Guarda il booktrailer creato dalla IIG della scuola Sabin (a.s. 2012/13):


sabato 15 dicembre 2012

"Il bambino di vetro", Fabrizio Silei

"Caro diario,
quando arrivasti eri un regalo come gli altri, non mi aspettavo da te nessun tipo di consolazione. Eri una delle tante cose che chi viene in visita a mia madre le porta per me. No! Tu, da subito, fosti addirittura di meno: un pacchettino colorato nella borsa della signora Eloisa. Un libro, pensai contento quando ti vidi, un libro d'avventure magari, sperai, temendo come al solito, con una parte di me, che tu fossi semplicemente una scatola di biscotti. E invece, eri ancora di meno. Eri il regalo più deludente che mi fosse mai stato fatto. Eri un quaderno vuoto."

Inizia così (con una grande delusione) la storia di Pino, il bambino di vetro: troppo fragile per giocare, per andare a scuola ma pronto a vivere grandi avventure.

Con questo romanzo Fabrizio Silei ha vinto il Premio Andersen 2012 come miglior libro nella fascia d'età 9-12 anni "Per un racconto dal tono fermo delicato, avvincente e serrato ma aperto alla riflessione su grandi temi, dall’amicizia ai contrasto sociali, alla diversità."

Ascolta due brani (molto commoventi) scelti e letti per noi da Giulia e Luca:





venerdì 14 dicembre 2012

"Da che parte stare", Alberto Melis


Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Il 23 maggio e il 19 luglio 2012 sono state due date speciali, in cui sono stati ricordati gli attentati mafiosi a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, avvenuti vent'anni prima.

"Da che parte stare" ricorda i due grandi magistrati che lottarono contro Cosa Nostra, ma soprattutto racconta che bambini sono stati Giovanni e Paolo.

Paolo, quando incontrava per la prima volta un mafioso incarcerato, invece di interrogarlo subito sui reati di cui si era reso colpevole, gli chiedeva:
"Tu da bambino cosa facevi? Chi erano i tuoi compagni? Come giocavi?".
Perché era convinto che nella formazione di un adulto, non di rado, e nella sua scelta da che parte del mondo stare, se da quella delle persone oneste o da quella della violenza e del male, avevano una grande importanza anche le esperienze compiute da bambino e da ragazzo.

 Allo stesso modo Melis, grazie all'aiuto di Maria Falcone e Rita Borsellino, ricostruisce l'infanzia di Giovanni e Paolo, come sono cresciuti e cosa gli ha portati a scegliere da che parte stare; li racconta non come eroi irraggiungibili, ma persone normali capaci ancora oggi di fare da esempio.

"Picnic al cimitero e altre stranezze", Marie - Aude Murail


Picnic al cimitero e altre stranezze. Un romanzo su Charles Dickens
Il Circolo Pickwick, Oliver Twist, Grandi Speranze, Tempi difficili, Canto di Natale, David Copperfield...

Sono solo alcuni dei titoli della produzione letteraria di uno dei più grandi scrittori dell'Ottocento: Charles Dickens.

In molte delle sue opere, Dickens ha messo un po' di sé e della sua storia, davvero particolare: a dodici anni già lavorava in una fabbrica di lucido per scarpe, per fronteggiare i debiti che il padre contraeva in continuazione; da bambino conobbe la povertà, la miseria, la fame, i bassifondi di Londra e perfine il carcere...dove finì suo padre per debiti e dove la numerosa famiglia lo seguì; a 24 anni all'improvviso ebbe successo come scrittore di racconti, che furono poi raccolti nel Circolo Pickwick.

E poi l'amore, il matrimonio, i molti figli, il discreto divorzio nell'epoca della Londra vittoriana e moralista, le alterne fortune, le notti insonni a scrivere, le letture pubbliche a Londra, in America, in Francia...

In questo bellissimo libro la stessa autrice di Oh Boy!, Mio fratello Simple, Nodi al pettine racconta la vita di Dickens come se fosse uno dei suoi romanzi, avventurosi, tragici, ironici; una vita che si può riassumere nell'incipit del David Copperfield:

Si vedrà da queste pagine se sarò io o un altro l'eroe della mia vita...

 

"Les Bidons: storia di una rock band", Silvia Roncaglia



Les bidonsNascita, crescita e fine di una giovane rock band: quattro dodicenni, tutti innamorati della stessa ragazza, presa per fare la cantante perché non sa suonare ma è tanto carina, mettono in piedi la rock band "Les Bidons".

I primi concerti, le cover di Ligabue e dei grandi pezzi rock, l'amore e l'amicizia sono l'anima della band, che rimarrà unita fino ai primi anni del liceo, fino a che ognuno non prenderà la propria strada.


E Bidons, anzi Les Bidons, siamo diventati. C'è voluto del coraggio, insomma una buona dose di autoironia, per autoappiopparci questo nome.  Tutte doti ottime per dei musicisti rock...o aspiranti tali.
Avevamo appena dodici anni, ma nel mio paese ci ricordano ancora come la più giovane e simpatica rock band che abbia mai partecipato a "Parkorock", la manifestazione estiva che viene indetta ogni anno dal Comune.
E se non ci credete, venite da queste parti e chiedete in giro dei Les Bidons!