giovedì 18 ottobre 2012

"Zio vampiro", Cynthia Grant


 "I miei genitori l’hanno sempre preferita a me. D’altra parte, non posso dar loro torto. È un tesoro, lei.
La chiamano Gioia. Me, invece, mi chiamano sempre per nome.
Siamo molto vicine, noi due. Gemelle: immagini speculari. Quasi riusciamo a leggerci nel pensiero. Di solito è una gran bella cosa, ma certe volte è un guaio. Una famiglia può diventare come un fragile, inestricabile groviglio di rovi. Succede, quando al centro di tutto c’è un segreto. A volte il segreto le punge gli angoli della mente, ma Gioia lo scaccia: lei vuol essere felice, avere una vita perfetta.
«Non puoi fingere che non succeda» le dico.
«Cos’è che non succede?»
Gioca a fare la finta tonta. Ultimamente, la cosa mi fa infuriare."



2 commenti:

Anonimo ha detto...

REGA E UNA FORZA XDXDXDXDXDXDXDX

cami ha detto...

Zio Vampiro non mi è piaciuto.
Secondo me non è scritto bene, per esempio non si distinguono i momenti dove la protagonista sta sognando da quelli reali, e il libro non porta il lettore a proseguire nelle pagine.