mercoledì 5 ottobre 2011

Batti il muro di Antonio Ferrara

"Da casa mia a scuola non c’era molta strada.
C’era un tratto del percorso, però, che mi metteva agitazione. Una stradina che si snodava tra la biblioteca e il manicomio.
Io al mattino percorrevo la stradina del manicomio e cercavo di non guardare in alto.
Cercavo di non ascoltare la loro richiesta assurda, la loro voce disperata, ma i richiami insistenti mi costringevano a obbedire.
“Batti il muro!” urlavano. “Batti il muro!”
E io obbedivo, allora, picchiavo la mano aperta sui mattoni ruvidi e poi scappavo via."


1 commento:

Anonimo ha detto...

Posso solo dire che è un bellissimo libro, che lo si legge in un ora e che la protagonista ama i libri e quando viene rinchiusa in un armadio da sua madre, legge solo!
Susanna