martedì 17 marzo 2015

“ ’O Maé. Storia di judo e di camorra”, Luigi Garlando


Napoli, Scampia. Filippo vive ai margini della legalità: non frequenta la scuola, lavora come “sentinella” del clan camorrista di Tony Hollywood, si guadagna da vivere borseggiando la gente in motorino. Il padre è in galera, il fratello Carmine affiliato alla camorra, la madre sempre a letto afflitta da un perenne mal di testa. Ma a Scampia c’è anche una luce, il maestro di judo Gianni Maddaloni e la sua palestra. Sarà lo zio ad accompagnarlo un giorno da ’O Maé che, oltre al judo, gli insegnerà a guardare il mondo con occhi nuovi. All’inizio per Filippo non è facile, la rabbia e la violenza spesso esplodono in malo modo, ma la guida ferma del maestro Maddaloni, il sostegno dei suoi nuovi compagni e della bella Ginevra,  l’incoraggiamento del suo professore di musica che scopre in lui un vero talento per il piano, lo aiuteranno a scegliere una nuova vita.


Gianni Maddaloni nello Star Judo Club di Scampia ha fatto crescere molti ragazzi, tra cui il figlio Pino, campione olimpico di judo nel 2000.

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